Monthly Archives: May 2016
Afidi, coccinelle, ortiche
All’orto di Piazza Manno abbiamo un problema:
eh sì, afidi.
Nemici naturali degli ortolani, questi insetti si nutrono dei succhi vitali della pianta, direttamente dalle singole cellule o dai vasi che trasportano la linfa elaborata. Oltre a indebolire la pianta sottraendole il nutrimento, facilitano la trasmissione dei virus, attraverso le loro perforazioni, e la proliferazione di funghi, depositando sulla pianta la melata zuccherina che favorisce la fumaggine. Come se non bastasse si riproducono a un tasso così elevato da poter in breve tempo portare al deperimento della pianta che li ospita.
Insomma, afidi = brutte notizie.
Ma per fortuna abbiamo anche le notizie buone, in forma di soluzione:
Coccinelle! Presenza essenziale per la difesa dell’orto, i simpatici coleotteri arrivano a mangiare fino a 100 afidi al giorno. Forse per questo si dice che portino fortuna.
Sono tra i predatori più usati nella lotta biologica e si possono acquistare anche online.
Noi non ne abbiamo avuto bisogno perché l’orto di Piazza Manno si trova in un contesto verde, con una buona biodiversità (se consideriamo che siamo in città, ovviamente) e molte piante che attirano coccinelle e altri insetti utili.
Se non avete coccinelle e prima di comprarle volete provare ad attirarle nel vostro orto, piante utili allo scopo sono l’aglio, il tarassaco, la potentilla, la calendula, il geranio, il fiordaliso, l’ortica e varie piante aromatiche (salvia, menta, timo, aneto…). Nel nostro orto c’è abbondanza spontanea sia di potentilla, sia di tarassaco, sia di ortica, e siamo stati abbastanza generosi anche nel piantare l’aglio.
Le ortiche e l’aglio sono utili anche per produrne il macerato, cosa che abbiamo fatto e che usiamo per cercare di tenere lontani gli afidi dalle piante ancora non infestate.
Non è difficile ottenere il macerato: ci vuole circa un kg di ortiche per 10 litri d’acqua (si usa la pianta intera, togliendo solo le radici), si lasciano le ortiche a macerare: dopo 12 ore si ha già un composto da usare puro (dopo averlo filtrato) contro i parassiti, dopo più lunga fermentazione (da due a tre settimane) si può usare anche come fertilizzante, diluito in acqua (1 litro di macerato in 10-20 litri d’acqua).
Se poi non siete schizzinosi, un metodo altrettanto naturale e molto sbrigativo (se non avete grandi quantitativi di piante da trattare) è la rimozione meccanica (ovvero: passate le dita sulla pianta e tirate via gli afidi!).
Se volete vedere come procede la nostra lotta biologica agli afidi potete passare al nostro orto in Piazza Manno, ci trovate di sicuro il mercoledì e il sabato mattina, per altri momenti della settimana contattateci prima ai recapiti che trovate nella sezione contatti di questo blog.
A presto!